lunedì 20 febbraio 2012

La relazione nel gioco...

Durante le mie esperienze come educatrice ho potuto constatare di persona la potenza del gioco. L'importanza relazionale nel confrontarsi ma anche nella condivisione dei giochi, l'utilità nell'imparare le prime regole sociali come l'attesa del poprio turno, il rispetto degli oggetti e il riporli al loro posto una volta terminato l'utilizzo. Quello che mi ha colpita particolarmente è stata un attività ludica nella quale si proponeva ad un gruppo di bambini che rientrano nella cosidetta fascia d'età dei "semidivezzi", un gioco di finzione dove veniva a loro richiesto  di giocare a far "fare finta" di essere dei gelatai. Era sorprendente come riuscissero a simulare la situazione inventando il gelato chi con pezzi di carta, chi con pentolini  di diversa dimensione ,chi prendeva delle tazzine e le riempiva di pezzi di stoffa colorati, simulando sia il momento della vendita (ovviamente nella possibilità dell'età) ma anche quella in cui si comprava, cambiando continuamente di ruolo.La mia attenzione si è soffermata sul comportamento di bambini più piccoli, che pur non avendo ancora sviluppato la capacità rappresentativa, assumevano atteggiamenti imitativi  dei compagni. Questo conferma la forza che il gioco esercita sui bimbi, nonostante  le diverse caratteristiche cognitive riesce a creare una situazione di interazione nel gruppo dei pari.

1 commento:

  1. molto interessante e utile questo argomento specie per educatrici, ma anche genitori poichè il fatto di stimolare le rappresentazioni mentali spesso non viene considerato come un vero e proprio fatto educativo, ci vorrebbe più informazione qiundi bene, bel post!!:))

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