martedì 18 giugno 2013

Il ruolo dell'oggetto per la costruzione del simbolo

L'uso dell'oggetto nel bambino ha un ruolo importantissimo sia da un punto di vista emozionale ma anche affettivo.
Quando il bambino arriva a distinguere i propri confini somatici, la consistenza del suo corpo, ed è in grado di percepire ed esternare i propri bisogni raggiungendo il loro soddisfacimento, è consapevole di avere un corpo unitario(ancora dipendente dagli altri per quanto riguarda alcune risposte). 

Attraverso un più ampio rapporto con il mondo oggettuale egli supererà questo limite; inizierà infatti ad interagire con gli oggetti anche su un piano emozionale per facilitare ed arricchire le relazioni con i genitori, per rassicurarsi quando questi non ci sono, assumendo il ruolo di sostituto simbolico.
Grazie alla capacità di creare dei simboli il bambino esercita una prima forma di controllo sulla propria vita fantasmatica  percependosi come persona unitaria proiettandosi su un oggetto diverso da lui facendo, in questo modo, emergono le istanze del proprio apparato psichico. Inoltre per il bambino il simbolo è un oggetto che unisce un entità presente che ne sostituisce una assente tramite un collegamento volto al soddisfacimento di un bisogno primario.
http://www.infanziaweb.it/scuola/sc_gioc_simb.htm
Il simbolo è la garanzia  dell'espressione, comprensione, condivisione della realtà.


Tratto da "Il gioco psicomotorio, psicomotricità psicodinamica", Mauro Vecchiato.





domenica 7 aprile 2013

Il gioco simbolico da un punto di vista della socializzazione

Il gioco simbolico contribuisce allo sviluppo sociocognitivo sotto molteplici punti di vista come ad esempio la costruzione del senso del sè, il consolidamento del fare sociale, lo sviluppo di conoscenza convenzionali, il pensiero e l'azione del "far finta di ...".
In effetti il gioco simbolico riflettte una predisposizione piuttosto stabile a ricorrere alla fantasia per affrontare gli eventi della vita reale. Secondo alcuni studi i bambini che tendono al gioco di fantasia risulterebbero meno aggressivi e più aperti alla collaborazione con i compagni in ogni tipo di situazione non solo  in quelle ludiche.
http://rivista.ssef.it/site.php?page=20050913114125101
Il gioco simbolico risulta essere, dunque, una sorta di palestra che permette di esercitare sia  abilità di pensiero che sociali.

Tratto dal " Gioco dei bambini" Emma Baumgartner

giovedì 15 novembre 2012

il gioco simbolico da un punto di vista linguistico...

Un 'area poco esplorata ma di enorme interesse è il rapporto tra il gioco simbolico e lo sviluppo linguistico. McCune Nicolich si accorse dell'esistenza di  una correlazione tra gli schemi autosimbolici e la formazione delle prime parole, sostenendo che tutti i bambini che disponevano dell'utilizzo del linguaggio rappresentazionale , ossia coloro che erano  in grado di riferirsi verbalmente ad  oggetti assenti,  riuscirono ad arrivare al livello del gioco decentrato. Viene posta particolare attenzione alla stretta coesistenza tra il gioco simbolico e la comprensione del linguaggio. http://www.tdmagazine.itd.cnr.it/files/pdfarticles/PDF24/Giochi_simb.pdf


Per quanto riguarda la capacità di organizzare gerarchicamente, il gioco viene a coincidere con  numerose combinazioni di parole. Solo in seguito lo sviluppo del linguaggio si distaccherà da quello del gioco avanzando più rapidamente.

sabato 10 novembre 2012

Continua lo sguardo ai restanti livelli...


Passiamo ad esaminare la terza fase ovvero quella in cui il focus
attentivo si sofferma sul  il gioco simbolico decentrato. A questo
livello di sviluppo il gioco diviene più astratto  e si discosta dagli
schemi sensomotori , i comportamenti che si riscontrano con     
frequenza  derivano dall'imitazione  delle azioni materne.  
L'imitazione svolge un importante funzione dal punto di vista
cognitivo ma anche affettivo in quanto il bambino attraverso 
di essa  stabilisce legami più solidi con la madre.  Qui il 
piccolo non è ancora in grado di combinare sequenza di azioni
simboliche diverse ma ne attua una alla volta.    




 Il quarto livello tratta dal gioco simbolico combinatorio che implica il riconoscimento di diverse componenti di una sequenza di azioni. Il gioco che precedentemente era rivolto esclusivamente ad oggetti ora si allarga ad interlocutori reali  mentre i giocattoli quali la bambola , l'orsetto ecc...  vengono animati dal bambino stesso.





Alla fine del secondo anno di vita la qualità del gioco simbolico è cambiata radicalmente, l' immaginazione del bambino non è più guidata  dagli oggetti e contesto ma è regolata  da un processo  cognitivo. Si tratta del quinto livello definito gerarchico in cui  il processo simbolico espresso nelle azioni del bambino segue un organizzazione temporale, tematica coerente.