lunedì 24 settembre 2012

Scendiamo in campo!

Durante le mie esperienze lavorative nell'ambito della prima infanzia ho potuto sperimentare la trasversalità del gioco simbolico declinabile in diverse attività laboratoriali. Oggi riporterò un esempio di tali attività associate a laboratori  di tipo manipolativo, mi riferisco all'utilizzo della pasta di sale!

 La pasta di sale è un attività particolarmente stimolante per i bambini che entrano in contatto con materiale plasmabile e morbido al tatto e soprattutto sicuro, essi sono genenralmente entusiasti di questa proposta potendo creare attraverso la manipolazione diverse forme , romperle ,tirarle, ricomporle a loro piacimento. Nel momento laboratoirale che oggi ripropongo ogni bambino disponeva di un pezzo di pasta di sale o pasta di pane da lavorare come più desiderava,   presa confidenza con il materiale , le educatrici hanno loro proposto  di creare ( come riuscivano ) diverse forme di cibo: carne, gnocchi, pizza.... una volta che il prodotto era finito i piccoli hanno iniziato a prendere pentolini per fingere di cuocerli e poi venderli oppure cercavano di dare " la pappa" alle bambole  simulando gesti ,tono di voce, postura della loro mamma nel momento del pranzo. 
Questa esperienza si è rivelata un vero successo! i bimbi hanno imparato a rispettare il loro turno per usufruire di stampini e altri oggetti, si sono immersi in diversi ruoli, hanno sviluppato parte della motricità fine.




domenica 23 settembre 2012

Approfondiamo l'importanza della socializzazione

Quando il bambino  entra all'interno di istituzioni educative si percepisce parte di una rete di legami , ovvero inserito in un ampio contesto caratterizzato da coetanei e persone diverse da quelle familiari. L'imporatanza relazionale sviluppatasi soprattutto tramite la ludicità è bailare per comprendere come il piccolo impari a rapportarsi con il modo esterno. Perchè è così importante la socializzazione? ...
 Per rispondere a questo quesito mi avvalgo del  sussidio di due importantissime teorie elaborate da due studiosi molto noti : Jhon Bowlby con la sua teoria dell'attaccamento e il modello bioecologico di Bronfenbrenner.  Il modello bioecologico dello sviluppo umano sostiene  che per comprendere la crescita di un bambino occorre considerare la complessa rete di strutture  nelle quali avviene il suo sviluppo ,quindi conoscere i differenti  ambienti che hanno il potere di esercitare  un forte impatto nella costruzione identitaria di ciascun individuo . Si definiscono così diversi sistemi : nel microsistema vengono prese  in considerazioni le relazioni familiari , scuola e tutte quelle organizzazioni alle quali il bambino prende parte attivamente, il mesosistema  descrive le relazioni tra i diversi microsistemi  a cui il piccolo non partecipa direttamente , ecosistema  rappresenta quelle relazioni che  hanno un influenza indiertta sul bambino per esempio l'ambiente di lavoro dei genitori  ed infine  il macrosistema  che definisce il sistema culturale , credenze  norme del proprio contesto di vita.



J. Bbowlby ,apporta un importante spiegazione per lo sviluppo sociale , ritiene che il piccolo ha una predisposizione innata a ricercare e a mantenere la vicinanza con i  membri  della propria specie  in particolare con la madre . Secondo l'autore l'attaccamento può avvenire durante tutta la vita , sviluppare attaccamenti multipli ovvero con altre figure diverse da quelle genitoriali consentendo al bambino di attuare comportamenti di esplorazione,conoscenza e di instaurare un rapporto fiduciario con il mondo circostante permettendogli di acquisire sicurezza e serenità. Credo sia indispensabile la socializzazione e il  considerare i contesti  che fanno parte della vita del bambino per garantirgli uno sviluppo psico fisico armonico, ho voluto riportare queste teorie per evidenziare come  le dinamiche relazionali  determinano la crescita cognitiva affettiva sociale  del bambino e come  queste esplodano soprattutto nel momento del gioco di qualunque natura esso sia, in particolar modo in quello simbolico, grazie al quale si instaurano legami emotivi e si sviluppano strutture cognitive che permettono di rielaborare la realtà  innescando   dinamiche di confronto con più figure, ossia con il gruppo dei pari ed  educatrici.

venerdì 21 settembre 2012

Diamo spazio al gioco!


Il gioco simbolico è un'attività a cui il bambino si dedica in modo molto spontaneo in relazione alla sua maturazione cognitiva e affettiva. Il mancato raggiungimento di questo stadio potrebbe ostacolare la sua crescita emotiva e sociale , in quanto il gioco è una modalità di apprendimento ( il bambino conosce perchè gioca) che permette di attivare anche un confronto da chi è "diverso da sè". Per questo motivo genitori ed educatori devono creare le condizioni favorevoli per sollecitare la formazione delle rappresentazioni mentali. E' di particolare importanza che all'interno di strutture educative, tra le quali i nidi d'infanzia ,siano presenti spazi ed oggetti che promuovano tali attività, in modo tale che i bambini appartenenti alla fascia dei così detti "semidivezzi" e "divezzi " possano cimentarsi in diverse situazioni , ed è il caso della casetta o del bancone per la vendita degli ortaggi e della frutta , oppure la presenza di passeggini per simulare il prendersi cura della mamma nei confronti dei propri figli...Sono quegli spazi che stimolano la fantasia, favoriscono la costruzioni di simboli e spingono alla socializzazione attravarso la condivisione dei giochi. Sono momenti altamente formativi e indispensabili nel percorso di crescita del bambino ed è compito degli adulti accompagnarli e offrire loro occasioni di sviluppo.



Angolo riservato al gioco simbolico.

sabato 8 settembre 2012

Il confronto aiuta a crescere.

A partire dal secondo anno di vita il bambino gioca con i coetanei. I bimbi  si rivelano così capaci di giochi sociali abbastanza soffisticati ,  si nota che  se   lasciato  loro ampio spazio di scelta attuano giochi poco strutturati  spesso individuali, mentre se gli educatori propongono giochi sociali si dimostrano  in grado di utilizzare capacità che generalmente sono inutilizzate sia  per quanto riguarda il gioco simbolico che  per quello di collaborazione.

Indispensabile nella crescita è il confronto attraverso il gioco di gruppo, nel quale è fondamentale il rispetto delle regole, rilevandosi utile anche per lo sviluppo della comunicazione verbale tramite imitazione, ed è un  importante momento per imparare a   condividere l'attenzione dell'adulto anche con altri, dirigendonsi in tal modo verso una sempre maggiore autonomia.

venerdì 7 settembre 2012

il gioco simbolico nella relazone tra i pari




" Com'è bello inventare ...
insieme !"





I bambini durante le attività ludiche innescano dinamiche relazionali fondamentali per l'apprendimento delle regole sociali, la sopportazione  delle frustrazioni, la condivisione di oggetti .
Il gioco  è indispensabile per lo sviluppo cognitivo e relazionale. E' un momento di scambio e confronto un importante occasione di crescita in particolar modo se  vi si implica la fantasia che favorisce la sperimentazione   di ruoli nuovi . Nei giochi di finzione si sviluppano momenti di conflitto in cui i bambini vivono nuove situazioni ed inventano nuove soluzioni .

domenica 2 settembre 2012

La ceatività nel gioco

" Un individuo creativo è un individuo sano e libero , che non reagisce , ma agisce" .  Winnicott



Per lo psicoanalista Donald Winnicott l'attività ludica consiste nel saper giocare in maniera creativa permettendo al soggetto di esprimere il proprio potenziale.


Egli sosteneneva che solo nello spazio intermedio creatosi tra soggetto e oggetto si origina l'atto creativo. la creatività è data dalla " maniera che ha l'individuo di incontrarsi con la realtà esterna " affermando infatti che " l'esperienza culturale comincia con il vivere in modo creativo, ciò che in primo luogo si manifesta nel gioco".

I bambini giocando riproducono esperienze che hanno vissuto ed appreso danno voce ai propri conflitti interiori. Risulta particolarmente importante "l'attività fantastica" in quanto svolge una funzione riequilibratrice nella vita pschica del piccolo aiutandolo a superare situazioni emozionali difficili e a sopportare le eventuali frustrazioni con le quali potrà entrare in contatto. La potenza della fantasia consiste nel rendere le  circostanze più flessibili e quindi accettabili tramite l'elaborazione di  ciò che gli  accade.

http://www.sapere.it/sapere/medicina-e-salute/medicina-in-famiglia/i-figli/l-infanzia/L%E2%80%99importanza-del-gioco-per-la-creativit%C3%A0.html 

la creatività nel gioco permette al bambino di ingegnarsi nella creazione  di giochi e contesti ludici , sperimentando ruoli diversi attraverso il gioco simbolico e nuovi modalità di relazionarsi.